Il pancreas
Il pancreas si forma grazie alla fusione di due abbozzi ghiandolari, uno dorsale e uno ventrale, che crescono a partenza dal duodeno. Essi ruotano entrambi verso sinistra e si fondono quindi tra loro. Il dotto della ghiandola ventrale diventa quello principale (di Wirsung), mentre quello della ghiandola dorsale (di Santorini) perde importanza nella maggior parte dei soggetti, e sbuca in duodeno un po’ a monte del Wirsung. Dal punto di vista anatomico il pancreas è convenzionalmente suddiviso in cinque porzioni: testa, processo uncinato, istmo, corpo e coda.
Il pancreas (P) è situato molto in profondità nell’addome superiore, tra lo stomaco e la seconda – terza vertebra lombare della colonna vertebrale. La testa è raccolta all’interno della curva duodenale mentre la coda arriva a contatto con la milza. A causa di questa sua posizione profonda in addome, i tumori del pancreas non sono quasi mai palpabili e una chiara sintomatologia diventa evidente solo quando il tumore è ormai così grande da alterare la funzione degli organi vicini [stomaco, duodeno, fegato e vie biliari] oppure infiltra i nervi provocando il tipico dolore pancreatico. Un grande Chirurgo ebbe a dire che se il Padreterno voleva rendere operabile il pancreas non doveva metterlo in un posto così profondo e così attaccato ai vasi più importanti dell’addome.
Il pancreas si forma grazie alla fusione di due abbozzi ghiandolari, uno dorsale e uno ventrale, che crescono a partenza dal duodeno. Essi ruotano entrambi verso sinistra e si fondono quindi tra loro. Il dotto della ghiandola ventrale diventa quello principale (di Wirsung), mentre quello della ghiandola dorsale (di Santorini) perde importanza nella maggior parte dei soggetti e sbuca in duodeno un po’ a monte del Wirsung. Dal punto di vista anatomico il pancreas è convenzionalmente suddiviso in cinque porzioni: testa, processo uncinato, istmo, corpo e coda. Il pancreas è una ghiandola costituita da due componenti: una esocrina che versa le secrezioni nel duodeno e una endocrina che versa le proprie secrezioni (ormoni pancreatici) direttamente nel sangue. La componente esocrina è costituita da tessuto ghiandolare e da un sistema ramificato di dotti che raccolgono le secrezioni enzimatiche prodotte dagli acini e le convogliano nel dotto principale (Wirsung) che sfocia nella prima parte dell’intestino, il duodeno, assieme al coledoco. Da notare che l’ultimo tratto del coledoco, che raccoglie la bile prodotta dal fegato, e concentrata dalla cistifellea, transita all’interno della testa del pancreas e confluisce assieme al Wirsung nell’Ampolla di Vater che protrude in duodeno dove scarica la bile e il succo pancreatico. Il coledoco che scorre nel suo tratto terminale all’interno del pancreas può pertanto essere compresso fino alla completa ostruzione in caso di masse abnormi (tumori, cisti, etc.) che crescano nella testa del pancreas.
Le cellule acinari del pancreas sintetizzano un gran numero d’enzimi, in grado di digerire i diversi costituenti del cibo: i grassi, gli amidi e le proteine. Quando gli alimenti raggiungono lo stomaco e il duodeno provocano la produzione e il rilascio nel sangue di ormoni che, a loro volta, stimolano la produzione del succo pancreatico che viene versato nel duodeno. Oltre agli enzimi, Il succo pancreatico contiene anche acqua e bicarbonato, quest’ultimo necessario per neutralizzare l’acido prodotto dallo stomaco e versato in duodeno attraverso il piloro. Se l’acido non viene neutralizzato adeguatamente gli enzimi pancreatici possono essere, in tutto o in parte, resi inattivi e quindi inutili alla digestione. Mentre gli enzimi pancreatici sono prodotti dalle cellule acinari, la secrezione di acqua e bicarbonato è dovuta alle cellule che rivestono i dotti secretori (cellule duttali).
Mescolate alle ghiandole esocrine del pancreas si trovano circa un milione di Isole di Langerhans, più abbondanti nel corpo-coda che nella testa del pancreas. Si tratta di agglomerati complessi di diversi tipi di cellule endocrine deputate alla produzione d’insulina, glucagone, somatostatina e polipeptide pancreatico. Prevalente è la produzione dei primi due. Le Isole sono percorse da una fitta rete di vasi sanguigni nei quali versano gli ormoni prodotti. Le Isole di Langerhans sono le principali responsabili della regolazione del metabolismo del glucosio. Nel diabete la funzione delle cellule insulari è alterata in modo variabile a seconda della gravità del diabete. Distinguiamo un diabete giovanile, o di tipo 1, che si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza, ed è dovuto alla graduale e pressoché completa distruzione delle cellule Beta (deputate alla produzione di insulina) per mezzo di anticorpi (autoanticorpi) da parte dello stesso organismo che non le riconosce più come proprie. Per questo è definita malattia autoimmune ed è quella che provoca i maggiori problemi per la importante riduzione o assenza di produzione di insulina. Il trattamento si è basato sul trapianto di pancreas, sul trapianto di Isole pancreatiche, e più recentemente sul cosiddetto “pancreas artificiale”.
Esiste poi un diabete di Tipo 2 chiamato anche diabete mellito non insulino-dipendente o dell’anziano. Rappresenta circa il 90% dei casi di diabete, colpisce per lo più persone obese con familiarità positiva per diabete di Tipo 2. Il suo trattamento è molto più semplice rispetto a quello del diabete di Tipo 1.